Iwai-bashi: le bacchette per le celebrazioni di Capodanno


Nella cultura giapponese, le occasioni speciali come il Capodanno (shōgatsu) e altre celebrazioni richiedono utensili da tavola unici, tra cui spiccano le iwai-bashi (祝い箸). Queste bacchette speciali, spesso associate all’osechi ryori (おせち料理, il sontuoso banchetto di Capodanno) e all’ozoni (お雑煮), incarnano un profondo simbolismo culturale e religioso.

Le iwai-bashi si distinguono per la loro lunghezza, di circa otto sun (寸, un’antica unità di misura giapponese che corrisponde a circa 24 cm). Il kanji per otto (八) si allarga verso il basso, simboleggiando prosperità e buon auspicio. Questo articolo esplora le origini, il simbolismo e le usanze legate a queste sacre posate, offrendo una guida completa per comprendere il loro ruolo nella tradizione giapponese.

Il termine iwai-bashi (祝い箸) è composto da due kanji:

祝い (iwai)

significa “celebrazione”, “congratulazioni” o “festa”, indicando l’uso di queste bacchette durante occasioni gioiose.

箸 (hashi)

he significa semplicemente “bacchette”

La combinazione di questi caratteri definisce chiaramente le iwai-bashi come bacchette specificamente destinate ai pasti celebrativi.

Queste bacchette sono conosciute anche con altri nomi, ognuno con una propria sfumatura di significato:

Ryōkuchi-bashi (両口箸)

Tradotto letteralmente come “bacchette a doppia bocca”, questo nome si riferisce alla caratteristica forma affusolata di entrambe le estremità. Questo design unico simboleggia la condivisione del pasto tra gli umani e i kami (le divinità shintoiste), un concetto noto come shinjin kyōshoku (神人共食), ovvero “pasto condiviso tra i kami e l’uomo”.

Yanagi-bashi (柳箸)

Questo termine indica che le bacchette sono tradizionalmente realizzate in legno di salice (柳, yanagi). Il salice, nella cultura giapponese, è simbolo di buon auspicio per la sua vitalità e la sua associazione con l’allontanamento degli spiriti maligni. Rappresenta inoltre la longevità, essendo considerato un albero medicinale. Il termine yanagi può essere anche scritto con i seguenti kanji “家内喜”, che significa “gioia familiare”.

Tawara-bashi (俵箸)

Questo nome si riferisce alla forma delle bacchette, più spesse al centro, che ricordano proprio una tawara (俵), un sacco di paglia di riso intrecciata, tradizionalmente utilizzato in Giappone per conservare e trasportare il riso, ma anche altri cereali, semi e persino sale. Questa forma simboleggia la preghiera per un raccolto abbondante ed è anche chiamata futobashi (太箸, bacchette spesse) o haramibashi (はらみ箸, bacchette della gravidanza), simboli di fertilità e prosperità della discendenza.

Tawara

Simbolismo e legame con i kami

La caratteristica più significativa delle iwai-bashi sono le loro estremità affusolate. A differenza delle bacchette di tutti i giorni, che sono affusolate solo su un’estremità, le iwai-bashi sono progettate in modo che entrambe le estremità possano essere utilizzate per mangiare. Questo design unico si collega alla credenza shintoista dello shinjin kyōshoku (神人共食) che si traduce come “condivisione del cibo tra kami (divinità) e persone”.

Shinjin kyōshoku

Questo termine si riferisce a un’antica pratica rituale giapponese in cui si credeva che le persone condividessero un pasto con i kami, spesso attraverso offerte di cibo durante festival o cerimonie. Questo atto simboleggiava una connessione spirituale e una comunione tra il mondo umano e quello divino.

Un’estremità è simbolicamente usata dai kami, mentre l’altra è usata dalla persona, a significare un’esperienza condivisa e una connessione con il divino. Questa pratica esprime gratitudine ai kami per le benedizioni ricevute, specialmente durante le celebrazioni di Capodanno quando l’osechi ryori è offerto come pasto sacro.

Sakasa-bashi

Usare le bacchette al contrario, una pratica nota come sakasa-bashi (逆さ箸) o kaeshi-bashi (返し箸), è considerata una grave violazione dell’etichetta delle bacchette in Giappone. Sakasa significa “inverso” o “sottosopra”, e kaeshi significa “ritorno” o “rovesciare”, quindi questi termini descrivono direttamente l’azione di prelevare il cibo da piatti condivisi usando l’altra estremità delle bacchette. Questo è considerato maleducato perché l’altra estremità è tenuta con le mani, che non sono considerate pulite.

Anche con le iwai-bashi, usare l’estremità opposta è strettamente proibito. Questo perché, come detto precedentemente, un’estremità delle iwai-bashi è simbolicamente riservata ai kami. Pertanto, quando si serve cibo da un piatto comune, è essenziale usare bacchette da portata separate (toribashi) in aggiunta alle iwai-bashi, mantenendo il rispetto sia per la corretta etichetta sia per la natura sacra delle bacchette celebrative.

Preparare le iwai-bashi

Un’usanza prevede di scrivere i nomi di famiglia sugli involucri di carta delle iwai-bashi. Il capofamiglia scrive il proprio nome come “主 (shujin)” (capofamiglia) e i nomi degli altri membri della famiglia. Le bacchette avvolte vengono poi offerte al kamidana (神棚, altare domestico) o vicino al kagami mochi (鏡餅) durante l’Ōmisoka (大みそか), la vigilia di Capodanno. Per gli ospiti, il carattere “上 (ue)” (sopra/superiore) è scritto sull’involucro.

Rituali post-utilizzo

Le iwai-bashi sono tradizionalmente considerate usa e getta per motivi igienici. Tuttavia, alcune famiglie possono lavarle accuratamente e riutilizzarle alcune volte. Anche lo smaltimento corretto delle iwai-bashi usate è importante. Tradizionalmente, vengono portate a un festival sagichō (左義長), noto anche come dondo-yaki (どんど焼き) o tondo (とんど) a seconda della regione. Questo festival del falò, che si tiene intorno al 15 gennaio (Piccolo Capodanno), prevede il bruciare le decorazioni di Capodanno, comprese le iwai-bashi, a simboleggiare il ritorno dei kami in cielo attraverso il fumo dei falò.

Dondo-yaki

Bruciando questi oggetti, le persone esprimono gratitudine e inviano le benedizioni ricevute durante il periodo di Capodanno. In tempi moderni, se non si può partecipare a un festival sagichō, avvolgere le iwai-bashi usate in carta bianca con un pizzico di sale e smaltirle separatamente dagli altri rifiuti è una rispettosa alternativa.

Le iwai-bashi sono quindi molto più di semplici utensili da cucina: rappresentano un legame tangibile con le tradizioni culturali e religiose del Giappone, incarnando il rispetto per i kami, l’unità familiare e le speranze di buona fortuna per il nuovo anno.





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