Sasebo: da villaggio di pescatori a base della marina imperiale


Cinque anni fa, il mio lavoro mi ha portato dalle vivaci strade di Nagasaki alla più tranquilla città costiera di Sasebo (佐世保市). A dire il vero, all’inizio, non sapevo molto di questa città al di là della sua posizione. Ma vivendoci, ho rapidamente capito come fosse stata plasmata dal mare e dalla sua incredibile storia come base navale della marina imperiale giapponese. Una storia che risale a secoli fa, trasformando un piccolo villaggio di pescatori in un attore cruciale sul palcoscenico mondiale.

Fonte: Nagasaki-shinbun

Spesso si dice che Sasebo sia “una città sviluppatasi insieme alla marina militare” e, ancora oggi, molti la vedono come “una città dipendente dall’esercito statunitense e dalle Forze di Autodifesa giapponesi (JSDF)”. Ma vivendoci e scavando un po’ più a fondo, si scopre una storia più complessa.

Le radici

Immaginate Sasebo secoli fa: una zona tranquilla dove la vita ruotava attorno alla pesca. Il nome “Sasebo” apparve sulle mappe intorno al 1300, indicando un villaggio con radici profonde. All’inizio del 1800, ancor prima della base navale, era già un centro amministrativo con un ufficio governativo regionale e una popolazione di 3.000 abitanti.

Ciò che ha veramente messo Sasebo sulla mappa in senso moderno è stata la sua geografia. Situata vicino allo strategico stretto di Tsushima, Sasebo vantava un porto naturale riparato e dalle acque profonde. Questo dono geografico non passò inosservato alla Marina Imperiale Giapponese alla fine del XIX secolo.

L’ammiraglio Tōgō e l’eredità di Sasebo

Nel 1883, il tenente comandante Tōgō Heihachirō (東郷 平八郎), un ufficiale navale considerato visionario per il suo tempo, si recò in visita a Sesebo. Come capitano della nave da guerra Teibō, ispezionò e cartografò meticolosamente il porto, riconoscendone immediatamente l’immenso potenziale. Il suo lavoro fu fondamentale per aprire il porto di Sasebo allo sviluppo navale su larga scala. Più tardi, nel 1899, Tōgō tornò come settimo comandante in capo del distretto navale di Sasebo. In questo ruolo, si dedicò allo sviluppo e al miglioramento delle strutture portuali, consolidando il futuro della città come importante centro navale.

Tōgō Heihachirō (foto di dominio puccblico)

Il legame dell’ammiraglio Tōgō con Sasebo andò ancora oltre; nel 1905, servì come comandante in capo della rengō kantai (連合艦隊), la Flotta Combinata, guidando il Giappone alla vittoria nella guerra russo-giapponese. Il suo carattere e la sua genialità strategica gli valsero la fama mondiale come “Ammiraglio Tōgō“, (fu il primo giapponese a comparire sulla copertina del Times) una figura molto rispettata sia in Giappone che a livello internazionale. Oggi, una statua di bronzo si erge a Sasebo per onorare le sue azioni virtuose e la sua eredità duratura come simbolo di educazione nazionale.

Copertina risalente all’8 Novembre 1926 dedicata all’Ammiraglio Tōgō (Fonte: Wikipedia)

Perché Sasebo?

Le ragioni erano chiare: il fondale profondo poteva ospitare grandi navi da guerra e la sua posizione era strategicamente vitale per il controllo delle rotte marittime verso la Cina e la Corea. Con l’aumentare delle ambizioni del Giappone in Asia, l’importanza di Sasebo salì alle stelle. La base navale si espanse rapidamente, dotandosi di bacini di carenaggio, campi di aviazione e strutture per costruire e riparare navi. Negli anni ’30, Sasebo era la terza base navale più grande del Giappone.

E non fu solo la marina a alimentare la crescita di Sasebo. L’ascesa dell’estrazione del carbone nell’era Meiji (明治時代, 1868-1912) diede impulso ad altre industrie. Sasebo divenne un centro regionale con fiorenti attività di pesca, finanza e ceramica. Queste industrie, a loro volta, stimolarono lo sviluppo dei trasporti come ferrovie e navigazione, nonché il commercio all’ingrosso e al dettaglio. Anche prima di diventare una grande base navale, Sasebo si stava già sviluppando in una significativa città regionale. Il primo ponte sul fiume Sasebo, costruito nel 1889 è stato completamente finanziato e realizzato con contributi di privati il che dimostra che, anche prima della base navale, la città aveva residenti con notevoli risorse finanziarie.

La guerra del Pacifico

Sasebo ha svolto un ruolo fondamentale nelle politiche espansionistiche del Giappone e, tragicamente, nella guerra del Pacifico. Dal suo porto, le navi della Marina Imperiale Giapponese salparono per operazioni cruciali. L’Arsenale Navale di Sasebo divenne un alveare di attività, impiegando circa 60.000 persone al suo apice durante la seconda guerra mondiale, costruendo cacciatorpediniere, sottomarini e altre navi da guerra. Sasebo era uno dei luoghi nevralgici della potenza navale giapponese.

Tuttavia, questa importanza strategica rese Sasebo anche un bersaglio. Nel 1945, i raid aerei americani danneggiarono pesantemente la città e la base navale. Il 15 agosto 1945, il Giappone si arrese e il tempo di Sasebo come città militare imperiale terminò. Nel settembre 1945, arrivò la Marina degli Stati Uniti e il governo militare della città fu stabilito presso il municipio. Sasebo fu sotto occupazione statunitense fino al 1952. È interessante notare che, durante la guerra di Corea, Sasebo divenne un punto di partenza vitale per le forze delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti, evidenziando la sua continua importanza strategica, anche sotto una nuova gestione.

Vivere a Sasebo: una città che racconta la sua storia

Oggi, Sasebo rimane una città molto importante. Ospita le attività della Settimana Flotta Statunitense del Pacifico e la Forza di Autodifesa Marittima Giapponese. La base svolge ancora un ruolo cruciale nel mantenimento della pace e della sicurezza nella regione del Pacifico.

Vivendoci, si possono sentire gli echi della storia tutt’intorno. Dai vecchi magazzini di mattoni rossi costruiti dalla Marina Imperiale alla continua presenza di personale navale sia giapponese che statunitense, Sasebo è una città che indossa con orgoglio la sua storia. È un luogo affascinante, una testimonianza di come una posizione strategicamente importante e l’industria locale si siano combinate per trasformare un centro regionale in una città di importanza militare globale, una storia che ho imparato ad apprezzare profondamente.


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